Pubblicato il 14 giugno 2016
Riforma della Curia senza riforma. Non siamo sulla strada giusta.
Tra i propositi ben noti e largamente condivisi fin dall’inizio del pontificato di papa Francesco vi è la riforma della Curia vaticana. Di ciò si parla poco. La forte immagine e la linea pastorale di questo papa nascondono o lasciano in secondo piano il funzionamento della struttura centrale della Chiesa e il problema urgente di come modificarla. Per ragionare sulla questione bisogna essere informati sugli organi centrali, cosa non difficile almeno in prima approssimazione. Notizie si trovano online e sull’Annuario Pontificio. Nell’opinione cattolica spesso non si ha consapevolezza delle dimensioni della Curia. Le Congregazioni sono nove, i Pontifici Consigli sono dodici, le Pontificie Commissioni sono sei, le Accademie pontificie sono undici, i Tribunali sono tre oltre alle istituzioni collegate che sono quattordici (tra le quali tutto il sistema della comunicazione). Poi c’è il Sinodo dei vescovi e la Segreteria di Stato, dalla quale dipendono le rappresentanze pontificie presso gli stati che sono 178 mentre 35 sono le organizzazioni internazionale nelle quali la S. Sede è presente a vario titolo.