We Are Church International esprime solidarietà alle vittime degli abusi sessuali del clero in Cile, a Somos Iglesia del Chile e all'Organizzazione dei Laici di Osorno per il loro coraggioso e tenace impegno per ottenere giustizia per coloro che hanno subito anni di abusi e contro la copertura di questi delitti da parte dei “funzionari” della chiesa. Il loro impegno nei confronti della verità ha portato a un nuovo consapevolezza della situazione in Vaticano e nella stessa Chiesa cilena.
We Are Church International ritiene che sia giusto e appropriato per gli oltre 30 vescovi del Cile avere dato le loro dimissioni a papa Francesco, alla luce dell'insabbiamento sistematico degli abusi e alla denigrazione che è stata fatta di molte vittime. Invitiamo a una verifica della situazione personale di ogni vescovo per capire se egli possa essere confermato nella guida della diocesi.
We Are Church International plaude a Papa Francesco per aver riconosciuto di aver commesso un errore nella sua valutazione iniziale dell'impatto degli abusi sulle vittime, i sopravvissuti, le loro famiglie e la chiesa in Cile. Siamo d'accordo che la nomina dell'arcivescovo Scicluna per indagare sulle accuse mosse contro numerosi vescovi per le accuse di abuso e di copertura degli abusi è stato un passo fondamentale per dimostrare considerazione per coloro che sono stati perseguitati per così tanto tempo. Attendiamo la pubblicazione del rapporto completo sull'indagine di Scicluna e speriamo che il Papa accetterà gran parte delle dimissioni che sono state offerte. Ci aspettiamo che vescovi e cardinali di altre nazioni che sono stati accusati di mancati interventi di tutela del Popolo di Dio saranno pure oggetto di indagini mirate.
L'abuso sessuale di bambini e di adulti e la copertura di questo abuso è un problema per la chiesa non solo in Cile, ma in tutto il mondo. We Are Church International chiede giustizia per tutti coloro che hanno sofferto ed esortano il Vaticano a imparare da quanto accaduto in Cile e ad essere coerente negli interventi in tutta la Chiesa. Riteniamo che questi scandali indichino la necessità di strutture che impongano trasparenza e responsabilità da parte dei capi delle chiese. Il Popolo di Dio deve avere voce nel determinare chi guida le singole diocesi e nel valutare l'efficacia della loro leadership. Una tale linea d’azione serve a realizzare quella Chiesa a "piramide rovesciata" di cui Papa Francesco ha parlato più volte, una chiesa dove i capi sono veramente servitori del popolo di Dio.
Contatto: Marianne Duddy-Burke,
+1 617-669-7810
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We Are Church International (WAC-I), fondata a Roma nel 1996, è un movimento mondiale costituito da gruppi nazionali impegnati nel rinnovamento della Chiesa cattolica nella linea del Concilio Vaticano II (1962-1965).